Al fine di limitare gli effetti economici della pandemia di Covid-19, nel corso del ‘2020 il Governo italiano ha approvato diverse misure a sostegno della liquidità delle imprese. Tra le misure più importanti rientra sicuramente il cosiddetto Decreto Liquidità (D.L. 23/2020), che ha potenziato le garanzie sui finanziamenti alle PMI offerte dal Fondo Centrale di Garanzia e istituito presso SACE il nuovo strumento straordinario “Garanzia Italia”. Come già avvenuto nel ‘2021 con il Decreto Sostegni-Bis, anche per il ‘2022 è prevista una proroga. La bozza della Legge di Bilancio ‘2022, attualmente in discussione, estende infatti fino al 30 giugno 2022 l’operatività straordinaria del Fondo dio garanzia PMI e di Sace. Vediamo in appresso in cosa consistono questi due strumenti.

Fondo di garanzia PMI

Il Fondo di garanzia PMI, costituito presso Mediocredito Centrale (MCC), ha lo scopo di fornire una parziale assicurazione ai finanziamenti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese. Il Decreto Liquidità ha stabilito una disciplina straordinaria per il Fondo al fine di garantire continuità operativa alle imprese colpite dalla pandemia Covid-19. La bozza della Legge di bilancio ‘2022 estende le agevolazioni previste fino al 30 giugno 2022, sebbe con alcuni correttivi, e inserisce specifiche per il successivo periodo luglio-dicembre. Di seguito una sintesi di quanto al momento indicato:

Fase 1: dal 1° gennaio al 30 giugno 2022.

  • Per finanziamenti di importo superiore a EUR 30.000, proroga delle garanzie con percentuali di copertura invariate:
  • Per prestiti fino a EUR 30.000, le garanzie scenderanno all’80%.
  • In entrambi i casi, dal 1° aprile 2022 la garanzia non sarà più a titolo gratuito, ma è prevista una commissione.

Fase 2: dal 1° luglio al 31 dicembre 2022.

  • L’importo massimo garantito per singola impresa resta fissato a EUR 5M.
  • Per i finanziamenti legati a fabbisogni di liquidità, la copertura scende al 60% per le imprese rientranti nelle fasce 1 e 2 (ovvero le imprese “più virtuose”) del modello di valutazione MCC:
  • Per le restanti imprese e per i finanziamenti legati a investimenti resta una copertura all’80%.
  • Prevista l’ammissibilità a Garanzia anche per le imprese rientranti in fascia 5 – ovvero, la fascia meno “virtuosa”, esclusa in regime di operatività ordinaria.

Garanzia SACE.

La bozza della Legge di Bilancio 2022 prevede il prolungamento fino al 30 giugno 2022 anche delle “misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese” previste dall’articolo 1 del Decreto Liquidità, ovvero di Garanzia Italia SACE. Ricordiamo che Garanzia Italia SACE, da ultima disciplina disposta dal Decreto Sostegni bis, prevede una copertura fino ad un massimo del 90% su operazioni fino a 8 anni con possibilità di due anni di preammortamento e ammontare di finanziamento legato a fatturato o costi del personale.

Sempre con riferimento a SACE, il Decreto Semplificazioni (decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76), a cui la bozza di Legge di Bilancio fà riferimento, introduce ulteriori garanzie su finanziamenti a favore di progetti del green new deal, denominate appunto Garanzia SACE Green. Progetti rientranti in questo ambito possono riguardare, ad esempio, la transizione verso un’economia pulita e circolare, tecnologie a basse emissioni e mobilità sostenibile.

Liquidità alle imprese: quali prospettive future?

La bozza della Legge di Bilancio 2022 prevede una uscita graduale dalle misure straordinarie a supporto della liquidità, eliminando progressivamente la gratuità delle garanzie e assottigliando il campo d’azione a favore delle imprese più bisognose. Pur nel ripristino dell’operatività ordinaria, sarebbe indubbiamente auspicabile rendere permanente il massimale di EUR 5M sul Fondi di Garanzia, per scongiurare un eventuale rischio di credit crunch legato al ritorno a un plafond di EUR 2,5M.

Al di là delle soglie specifiche, il ritorno alla normalità richiederà un cambio di prospettiva con un progressivo allargamento a strumenti equity, attraverso piattaforme specializzate che affiancheranno sempre più l’offerta di credito a lungo termine. Sia che si parli di debito che di capitale di rischio, a essere premiate saranno le imprese che accedono ad una consulenza qualificata per cogliere al meglio le opportunità del mercato dei capitali.

(Gruppo Azimut-AZIMUT DIRECT)

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