Dal crowdfunding un aiuto temporaneo alle imprese edili impegnate nelle opere finanziate con il 110 per cento. Una soluzione ponte che ha l’obiettivo di mettere le aziende con poca liquidità in condizioni di avviare e portare avanti gli interventi finanziari con il bonus. A sperimentare questa iniziativa è la Opstart, fondata nel 2015 con alle spalle 180 campagne di crowdfunding, con oltre 70 milioni in capitali raccolti. Compito di Opstart, grazie al portale di proprietà Crowdlender, e tramite lending crowdfunding, quello di supportare le imprese edili nel reperimento dei capitali necessari per avviare le ristrutturazioni.

“Con le operazioni su Crowdlender forniamo, a tutti gli effetti, un ponte in attesa di un evento finanziario certo, ovvero la cessione dei crediti fiscali, da parte dell’impresa edile, a un partner istituzionale – dice Giovanpaolo Arioldi, Ceo dell’azienda che ha già chiuso la prima campagna di questo tipo con una raccolta superiore a 1,3 milioni. -. Che si tratti di una banca o di un altro soggetto istituzionale, con questo accordo garantiamo che la società abbia poi i capitali per ripagare gli interessi, oltre al capitale raccolto in crowdfunding”. Perchè, sottolinea il manager, il rischio è che senza questo tipo di supporto e “non trovando risposte dal mondo della finanza tradizionale, le aziende non possano eseguire i lavori con il bonus 110%, su cui però hanno già vinto gli appalti”.

Il funzionamento prevede diversi step. Prima di tutto, l’azienda che effettua i lavori di ristrutturazione raccoglie, tramite crowdfunding, i capitali utili a effettuare le opere. In un secondo momento, rileva i crediti fiscali del condominio in ristrutturazione, per poi cederli a un partner istituzionale terzo, con cui è presente, fin dall’inizio dell’operazione, un accordo irrevocabile di cessione del credito. Fatto questo passaggio, l’impresa potrà quindi ripagare il capitale raccolto in crowdfunding, oltre agli interessi.

“Non bisogna dimenticare – sottolinea Anna Raschi, general manager – che le imprese, che fanno crowdfunding tramite il nostro portale, sono tutte sottoposte a un percorso di analisi de merito creditizio, così da valutarne la solidità economica, attuale e futura”. Una formula, che può essere utilizzata anche in altri casi, come sottolineano i promotori dell’iniziativa. “Il portale è aperto a tutte quelle realtà che hanno necessità di avere liquidità in anticipo, rispetto a un evento finanziario certo e futuro”.

Da Il Sole24Ore

Davide Madeddu