A quasi un anno (novembre 2021) dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo sul crowdfunding, l’Italia, rispetto a Paesi come Francia e Germania, è ancora indietro perchè non è stato ancora varato il decreto legislativo di attuazione che precisa tra l’altro compiti e ruoli delle autorità competenti per l’autorizzazione e la supervisione dei prestatori di servizi di crowdfunding, dando il via libera al tutto. Il passaggio non è di poco conto perchè il nuovo regolamento, pur esponendo gli operatori ad una maggiore concorrenza, ne amplia le opportunità grazie proprio all’operatività legata all’iscrizione nel registro europeo. Ora Consob e Banca d’Italia, le authority designate a concedere il lascia passare e a vigilare sull’operato delle piattaforme, nell’attesa che l’iter sia ultimato (non meno di sei mesi visto il nuovo Governo) sono disponibili a guidare con interlocuzioni informali gli operatori che intendono presentare le domande, fornendo se necessario chiarimenti.

L’annuncio di ieri va di pari passo alla ratifica, pubblicata sempre ieri sulla Gazzetta Europea, della proroga del periodo transitorio, annunciata a luglio, che consente agli operatori già autorizzati (in Italia una cinquantina) di continuare ad operare fino al 10 novembre 2023 in attesa dell’iscrizione nel registro europeo.

Resta inteso che i procedimenti amministrativi di auorizzazione saranno avviati solo dopo che si sarà completato il quadro normativo, e di conseguenza gli operatori potranno solo allora presentare formale istanza di autorizzazione. Ad aspettare l’avvio del Regolamento europeo solo nell’ambito dell’equity crowdfunding ci sarebbero già circa 100 piattaforme. Queste dovranno valutare accuratamentegli interventi necessari ad assicurare il rispetto dei nuovi requisiti e dotarsi di assetti organizzativi e di controllo idonei a presidiare il corretto svolgimento dell’attività, in vista della presentazione della domanda di autorizzazione.

Il Regolamento introduce per la prima volta una disciplina comprensiva per il lending crowdfunding, mentre sostituisce quella nazionale prevista per i gestori di portali di equity crowdfunding. Gli operatori dovranno rispettare requisiti prudenziali e dotarsi di assetti organizzativi idonei ad assicurare l’adeguata gestione dei rischi e la continuità dell’operatività così come previsto dalle norme. Il Regolamento introduce inoltre norme a tutela degli investitori ispirate a quelle della Direttiva MIFID2. Sono aspetti di centrale rilievo per l’operatività dei fornitori di servizi di crowdfunding, come le misure e le procedure per il piano di continuità operativa, la scheda contenente le informazioni chiave sull’investimento e i conflitti di interesse. Per Sergio Zocchi, Presidente di ItaliaFintech, l’associazione dei principali operatori fintech in Italia, l’iniziativa di Banca d’Italia e Consob rappresenta un importante passo avanti. “Di fatto apre le porte a forme di interazione informale che sottolinea Zocchi -, da quanto appare potrà avere ad oggetto aspetti concreti dell’istanza. Siamo lieti di vedere che è stato raccolto il nostro suggerimento di avviare un cd pre-filing per le piattaforme a supporto di una transizione verso il nuovo regolamento europeo”.

Lucilla Incorvati

Da IL SOLE 24 ORE